Rosmini, fede: Storia dell'Amore tratta dalle Sacre Scritture
La finzione dell'Amore
A seguito del distacco da Dio con il peccato originale, commettendo il quale l'essere umano disobbedì a Dio ritenendolo un "nemico invidioso", invece di un "Padre amoroso" qual è , l'odio entra nell'umanità.
Dunque, in Adamo «dopo il peccato, si fa sentire la prima volta il timore alla voce di Dio», sentimento che non ha alcun motivo di essere in una relazione di pura carità. Inoltre in Eva «si rileva la prima idea di servitù annunziatale in quelle parole: "E tu sarai sotto la potestà del marito, ed egli ti dominerà"». Nella prima coppia si manifestano sentimenti di paura e vergogna, segno ed effetto di concupiscenza. «Così fu tolta la libertà, fu tolta l'individuale uguaglianza dell'amicizia, e un assoggettamento è fatto necessario quanto è necessaria la conservazione di un ordine all'esistenza dell'uman genere».1)
Così, il primo frutto dell'accoppiamento di Adamo ed Eva fu Caino, che uccide il fratello Abele, primo di una interminabile ed immensa serie di omicidi fino ai nostri giorni. Come avrebbe fatto l'umanità staccata da Dio a sopravvivere all'odio? Non avrebbe dovuto auto-distruggersi?
Ormai più attaccati alla vita propria e indifferenti all'altrui, tra gli uomini penetra una «umana e terrena cupidigia», che trova vantaggioso lasciar sopravvivere gli altri per usarli come mezzi per sè stessi. Gli uomini dunque si uniscono e vivono insieme - insieme costruiscono città - ma si tratta di una mera unità di corpi, non di anime, come quando erano uniti a Dio. Gli uomini alla fine, anche se convivono, finiscono per avere timore e non fidarsi gli uni degli altri.
«Sebbene la terrena e finta amicizia congreghi i corpi degli uomini a socievole vita - prosegue Antonio Rosmini - e fabbrichi città dove dimorare in comunanza e sicuri; tuttavia è accompagnata sempre da sue inquietudini; e non può a meno l'uomo scellerato di esser "vago e profugo sopra la terra, pauroso ad ogni scontro di suo simile, di essere ucciso2)"». Così, nelle Sacre Scritture, è descritto Caino, primo omicida e fondatore della prima città del mondo3).
L'uomo, staccato da Dio e consapovele della propria colpa, è anche cosciente della propria debolezza e quindi teme. L'amicizia carnale (o finta amicizia), il cui collante è solo l'interesse personale, contiene nel suo seno - afferma il Rosmini - il «seme della disamistà [= inimicizia], della discordia e della distruzione».
«Unisce alcun poco di tempo i corpi, gli animi mai: e dall'unione degli animi è a misurarsi la stabilità delle unioni dei corpi. Ché senza l'unione di questi [cioè degli animi], quella è precaria ed accidentale, si fa e si scioglie a caso: né l'umana prudenza ha nulla di stabile, appunto perché calcolata sopra vincoli e unioni di uomini così fallaci».4)
«Che se l'odio ha sua natura nel fare il male, e l'amore nel comunicare il bene, già per sé apparisce, come l'amicizia col demonio non è in alcun modo amicizia, ma vero odio.
E al contrario, il solo amore di Dio è veramente amore, perciocché dell'amore ha la propria e verace natura, che è quella di apportar bene [...]».
A. Rosmini - Storia dell'Amore
La finzione dell'amore (o dell'amicizia) non riguarda solo quella parte d'umanità, staccatasi da Dio a seguito del peccato originale. Ogni volta che l'essere umano, in ogni tempo, si stacca da Dio, instaura con i propri simili una relazione di finzione. Questo è sotto gli occhi di tutti, lo sperimenta ciascuno di noi nella propria vita.
Vediamo come nell'attuale società, che in gran parte ha rinnegato le proprie radici cristiane ed ha rifiutato Gesù Cristo, la diffidenza verso il prossimo, l'inganno, la voglia di primeggiare sugli altri, il fare favori per averne il contraccambio, il clientelismo, la corruzione, la doppiezza sono ormai diventati abitudine, se non addirittura considerati "furbizia". E' il rovesciamento dei valori.
Anche nella relazione intima tra uomo e donna, molte volte, il rapporto instaurato è solo una unione di corpi, destinato a disfarsi. Non si costruisce una solida famiglia senza l'unione delle anime, oltre che dei corpi, poiché manca quell'amore che è il vero collante delle relazioni durature.
L'unione matrimoniale come dimensione fisica e spirituale
Papa Francesco
«Adamo, che è anche l’uomo di tutti i tempi e di tutte le regioni del nostro pianeta, insieme con sua moglie dà origine a una nuova famiglia, come ripete Gesù citando la Genesi: «Si unirà a sua moglie e i due saranno un’unica carne» (Matteo 19, 5; cfr Genesi 2, 24). Il verbo “unirsi” nell’originale ebraico indica una stretta sintonia, un’adesione fisica e interiore, fino al punto che si utilizza per descrivere l’unione con Dio: «A te si stringe l’anima mia» (Salmi 63, 9), canta l’orante. Si evoca così l’unione matrimoniale non solamente nella sua dimensione sessuale e corporea, ma anche nella sua donazione volontaria d’amore. Il frutto di questa unione è “diventare un’unica carne”, sia nell’abbraccio fisico, sia nell’unione dei due cuori e della vita e, forse, nel figlio che nascerà dai due, il quale porterà in sé, unendole sia geneticamente sia spiritualmente, le due “carni”».
Papa Francesco
Esortazione apostolica
Amoris Laetitia
Roma 19 marzo 2016
n. 13.
Note:
1) ROSMINI A., Storia dell'Amore, Opere di Antonio Rosmini, 52, Valle Alfeo e Muratore Umberto (a cura di), Istituto di Studi Filosofici, Centro internazionale di Studi Rosminiani, Città Nuova Editrice, Roma 2002, p. 32.
2) «Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere". Ma il Signore gli disse: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato» (Genesi 4, 13-15).
4) Ivi, p. 34.