Rosmini e Spino - Rovereto città di A. Rosmini

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Rosmini, storia: episodi roveretani
La sorgente di Spino
il prezzo fu stabilito da Rosmini
La città di Rovereto ha il privilegio di possedere un'acqua - erogata dalla sorgente pubblica di Spino 1) - molto buona per qualità e gusto. E' assai piacevole  trovar sollievo dal caldo torrido estivo, abbeverandosi ad una delle varie fontanelle del centro storico, gioia di residenti e turisti.
Ma quanti sanno che è anche grazie all'intervento di Antonio Rosmini, se Rovereto gode di un così grande dono?

Fino alla prima metà dell'Ottocento, l'approvigionamento di acqua salubre era un grosso problema per la città. Il medico Antonio Balista,2) eletto in consiglio comunale, fu tra gli incaricati di cercare un modo per fornire la città di acqua potabile. E' lui stesso a dare testimonianza di quanto avvenne nel 1843. «Si aveva posto gli occhi - racconta - sopra una ricchissima sorgente, ma piuttosto lontana detta dello Spino, e come avviene di ogni progetto specialmente se si tratta di grande spesa fu anche questo avversato molto accanitamente».3)
La sorgente di Spino era proprietà di un uomo che aveva in loco casa e mulino. La prima difficoltà da affrontare era certamente quella di convincerlo a vendere la sorgente; non era certo scontato che accettasse. All'insaputa di tutti, nell'agosto del 1843, il Balista va a trovarlo, senza conoscerlo, e schiettamente gli chiede  se è disposto a vendere lo stabile con la sorgente, eventualmente a quale prezzo. Senza esitare il proprietario rispose che avrebbe accettato di venderlo a condizione che fosse stato don Antonio Rosmini a stabilire il prezzo. 4)

«Io accettai, - prosegue il Balista - e siamo tantosto andati da lui [dal Rosmini] e naratogli lo scopo della nostra venuta, restò sorpreso, e ci disse che era ben contento di potersi prestare per una opera tanto necessaria alla città, ed encomiava il venditore della presa determinazione». 5)

Furono dunque stabilite le condizioni, gradite ad entrambi le parti. Superate le opposizioni dei contrari e affrontato l'arduo  lavoro di costruzione dell'acquedotto, l'opera fu conclusa nel giro di un anno e mezzo per la gioia della popolazione, conclude il Balista. 6)
Note:

1) Nella frazione di Vanza, comune di Trambileno.
2) Il dottor Antonio Balista (Riva del Garda 1808 - Rovereto 1886) fu medico, consigliere comunale, podestà di Rovereto, socio dell'Accademia roveretana degli Agiati, e studioso.
3) Testimonianza del dottor Balista Antonio su Rosmini, rilasciata a don Francesco Paoli il 15 giugno 1882, in MENESTRINA EDUINO, Rosmini l'uomo e il santo - Testimonianze di Trentini,  II (III), Fede & Cultura, Verona febbraio 2010, p. 219.
4) Ibidem.
5) Ibidem.
6) Ivi, pp. 219-220.
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