Rosmini, fede: gocce di spiritualità
Preghiera e pazienza:
Come comportarci quando siamo all'inizio di un'opera?
«[…] la principale arma di cui noi abbiamo bisogno, si è la pazienza e l’orazione: e ricordiamoci che da questa dipende tutto, specialmente al principio, nel qual tempo se non c’è una gran pazienza, è inutile; non può riuscir nulla, quando anche la divina Provvidenza da parte sua avesse stabilita la cosa: poiché i principii non possono essere che lenti, e si trova sempre in essi dei ritardi e delle fermate: nelle quali bisogna rassegnarci e temperare tutto ciò che in noi ci può essere d’impeto umano: giacché uno dei difetti della natura umana, venuti per lo peccato [originale], è appunto la fretta e l’insofferenza: e il Signore vuole bene spesso emendare in noi questo vizio col somministrarci delle occasioni di aspettazione e di prova»1).
Note:
1) ROSMINI A, Epistolario ascetico, Lettera 145, Roma il giorno dell'Epifania del Signore 1829, [a don G. B. Loewenbruck a Domodossola].