Rosmini, la vita: la Famiglia - i Rosmini a Marco
Tracce dei Rosmini a Marco di Rovereto
Nel 1787 nel Comune di Marco1), tra i proprietari terrieri più ricchi, si trovano nomi importanti di Rovereto, tra cui Gasparo Lindegg, Gianni Antonio Rosmini, il nonno di Antonio Rosmini, Cristoforo Birti e le famiglie Piamarta, Partini, Betta.
Nel 1842, Giuseppe Maria Rosmini-Serbati, fratello minore di Antonio, eredita le proprietà della famiglia nel Comune di Marco, che alla sua morte (1863) passeranno alla moglie Adelaide Cristani di Rallo. La coppia non ebbe figli, quindi la dinastia Rosmini-Serbati si estingueva.
Prima di morire, Giuseppe Rosmini, molto probabilmente grazie alla persuasione della moglie Adelaide, lascia nel suo testamento una cospicua somma di 17.000 fiorini alle Congregazioni di Carità di Marco e di Rovereto per l'assistenza ai poveri del posto, che nel XIX secolo erano molti. Pare che non vi fossero stati altri lasciti di rilievo all'epoca in favore della popolazione povera di Marco.
Una volta rimasta vedova, Adelaide soggiornava con più frequenza a Marco, nella sua casa accanto alla chiesa parrocchiale, sul cui portale è visibile ancor oggi lo stemma nobiliare della famiglia Rosmini. Anche il cognato Antonio ebbe talvolta l'occasione di soggiornare a Marco.
Fu la baronessa a volere personalmente e promuovere l'Asilo infantile di Marco - che porta i nomi di Giuseppe ed Adelaide Rosmini - per aiutare i bambini della comunità, che avrebbero trovato nella struttura, gestita dalle Suore di Carità, l'opportunità di un insegnamento e di un pasto caldo per il pranzo. Nel 1895 Adelaide acquista l'edificio con relativo orto presso la chiesa per erigervi l'asilo. Nel 1897, anno in cui viene redatto lo statuto dell'asilo che ne regolamenta l'attività, Adelaide lascia nel suo testamento 20.000 fiorini austriaci in favore dell'asilo. Sempre per disposizione testamentaria, le suore a servizio dell'asilo potranno servirsi del terreno di quest'ultimo per coltivarlo e farne orto, riservando però il frutto della vite all'asilo 2).
Di proprietà della baronessa Adelaide fino al 1906, la cappella dedicata all'Addolorata, in mezzo all'abitato, riporta oggi nelle nicchie esterne della facciata le statue del Beato Antonio Rosmini e di San Giovanni Paolo II. Sono state qui collocate nel 2008, per volontà di don Bruno Panizza e del consiglio pastorale.3)
Sulla parte interna sinistra della chiesetta dell'Addolorata, nel 1909 fu collocata una lapide a memoria dell'insigne benefattrice. Vi si legge:
«Alla insigne Benefattrice / Adelaide dei Rosmini-Serbati / nata baronessa Cristani di Rallo / il popolo concorde della terra / DI MARCO / dove la vera pia patriota / esplicò la sua munifica intelligente carità / questa memoria / riverente consacrava / il MCMIX».
Note:
1) Attualmente Marco è circoscrizione di Rovereto. All'epoca di Antonio Rosmini (1826) contava 558 abitanti. MODENA GUIDO, Marco: storia di una comunità e la sua chiesa, stampa la grafica di Mori, Cassa rurale di Lizzana Rovereto (Tn) 2015, p. 12.
2) MODENA G., Marco, op. cit., pp. 123, 127, 130, 131, 132, 133. MODENA cita APM (Archivio parrocchiale di Marco), Testamento olografo della Baronessa Adelaide Rosmini, 14 settembre 1897, pp. 132-133.
3) Ivi, p. 139.