Rovereto: cosa visitare su Rosmini
Il busto del Confalonieri in S. Marco
Antonio Rosmini fu parroco nella chiesa di S. Marco Evangelista, nel centro storico di Rovereto, solo per un anno, dal 5 ottobre 1834 al successivo 5 ottobre.
Un brevissimo periodo per un parroco, ma che egli seppe valorizzare al meglio. Fu anche molto amato dai fedeli.
In ricordo di quel proficuo ministero, rimane oggi sul lato sinistro appena entrati, un busto di marmo di Carrara, scolpito nel 1922 dello scultore milanese Francesco Confalonieri. Quest'ultimo è anche l'autore del monumento a Rosmini di Milano.
Il busto fu collocato nel 1922 con la seguente scritta latina:
«ANTONIUS ROSMINI HANC S. MARCI ECCLESIAM
BREVI TEMPORE SED HOMINUM PERPETUAM
IN MEMORIAM ARCHIPRESBYTER SUMMA
CUM SANCTITATE MODERAVIT
ANNIS MDCCCXXXIV – MDCCCXXXV»
[Traduzione:
«Antonio Rosmini resse con preclara saggezza,
per breve tempo, ma con imperituro ricordo
questa chiesa di San Marco, come arciprete,
dal 1834 al 1835»].
A seguito della beatificazione, avvenuta il 18 novembre 2007 a Novara, a fianco del busto di marmo sono state aggiunte altre due lapidi rettangolari, realizzate dall’architetto roveretano Giorgio Campolongo. In esse si ricordano la data della beatificazione e il testamento spirituale lasciato dal Rosmini, sul letto di morte, all’amico Alessandro Manzoni: “Adorare, tacere, godere”.